I fumatori in Italia, secondo i rilevamenti ISPO del Novembre 1997, sono circa 13 milioni di persone, il 25,9% della popolazione adulta. Del rimanente 74,1% di italiani, il 22,3% sono ex fumatori e il 51,8% non hanno mai fumato.
Il consumo annuo di sigarette è variato negli anni in modo significativo, è andato via via crescendo passando da 48,3 miliardi nel 1960 (consumo annuo pro-capite 962, al giorno 2,6) al massimo storico ottenuto nel 1985 con 105,3 miliardi ( consumo annuo pro-capite 1843, al giorno 5), successivamente si è avuto un decremento fino a raggiungere i 90,6 miliardi del 1996 (consumo annuo pro-capite 1589, al giorno 4,3). Attualmente il trend è in leggero calo.
Nel 1997 (ultimi dati ufficiali), in Italia fumava il 32,4% degli uomini e il 19,8% delle donne e complessivamente il 30,5% dei giovani fra 18 e 24 anni. Attualmente la percentuale dei fumatori, sia uomini che donne, è in calo.
Si fuma di più al nord est con il 48,8% della popolazione, al sud e nelle isole il 34,6%, al centro il 35,9% e al nord-ovest il 31,8%.
http://www.assfumatori.it/prezzi.htm
I giovani e il fumo
I dati Iss-Doxa rivelano che sono più di un milione e duecento mila i giovani fumatori in Italia ( il 19,9% nella fascia d’età 15 - 24 anni). La percentuale dei giovani fumatori è minore nelle regioni del Sud e nelle Isole (17,9%), mentre al Nord e al Centro la quota è rispettivamente del 21,7% e del 21,4%.…………… Neppure il divieto di fumare nei luoghi pubblici ha influito sulle abitudini dei ragazzi….…. Riguardo ai canali distributivi i giovani più degli adulti comprano le sigarette dai distributori automatici ……
Il fumo tra la popolazione generale
In Italia fumano poco meno di 12 milioni di persone di cui 7 milioni di uomini (27,9%) e 5 milioni di donne (19,3%). con una diminuzione dello 0,8% mentre il numero medio di sigarette fumate al giorno è aumentato: da 13,6 a 14,1.
La classe d’età con il maggior numero di fumatori è quella tra i 25 e i 44 anni sia per gli uomini che per le donne, …………….. si fuma di più al Centro, 31,4% poi al Sud, e infine al Nord.
Le abitudini
L’87,7% dei fumatori evita di fumare nella camera da letto. Nessun problema, invece, se si è alla guida di un’automobile: il 61,9% fuma in macchina. Più prudenti i motociclisti: il 44,4% evita di accendere la sigaretta,.
Tra i giovani fumatori l’86,5% dichiara di fumare fuori dai locali pubblici, il 70,1% a casa e il 48,8% fuori dalla scuola o dall’università. Il 73,6% fuma soprattutto in compagnia. Quasi tutti concordi, invece, sulle conseguenze dannose del fumo passivo: il 95% degli italiani è consapevole dei rischi che si corrono respirando il fumo prodotto dalle sigarette di altri.
I costi
Sono soprattutto gli uomini a spendere di più per l’acquisto delle sigarette: il 27% dei maschi fumatori spende più di 25 euro a settimana. …..
Gli ex fumatori, quindi le persone che hanno provato a smettere e ci sono riuscite, costituiscono il 17,5%. …. Gli ex fumatori “recenti” (ultimi tre anni) dichiarano che il divieto di fumare nei luoghi pubblici e sul luogo di lavoro non ha influito per nulla sulla loro scelta (il 56,4%). Tra i motivi di cessazione svetta al primo posto la salute (il 41,3%) e la consapevolezza dei danni provocati (il 30,7%), seguono la gravidanza e nascita di un figlio (7,9%) e l’imposizione di un familiare (5,7%).
Il 96% non chiede aiuto al medico di base per smettere di fumare.
La maggior parte dei fumatori (l’83,9%) dichiara, inoltre, che da quello che ha osservato negli ultimi tre anni il divieto di fumare nei luoghi pubblici è rispettato. Il 71,8% dichiara che anche sul luogo di lavoro il decreto è rispettato in modo rigoroso. Tuttavia nonostante i divieti l’82,8% dei fumatori dichiara di non aver modificato le proprie abitudini dopo l’entrata in vigore della legge, soltanto lo 0,9% ha smesso di fumare.
Le vendite
In Italia i consumi di sigarette dopo anni di calo sono in aumento. Nel 2006 si è avuto un incremento nelle vendite dell’1,1% rispetto al 2005. I guadagni derivanti dalla vendita di sigarette, sigaretti, trinciati, fiuti e sigari ammontano per il 2006 a 12,5 miliardi di euro.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità – OssFAD Osservatorio Fumo, Alcol e Droga